Discussione e Conclusioni

 Lo studio prende le mosse nel contesto del Progetto SILVER, che riguarda il potenziamento del sistema di prima e seconda accoglienza dei migranti. Pertanto, ha coinvolto numerose strutture private e pubbliche della Sicilia presso cui sono state istituite delle equipe multidisciplinari, le quali rappresentano il fulcro di intervento della presente ricerca. Su un campione di 107 soggetti appartenenti a diverse professioni (psichiatri, psicologi, neuropsichiatri, mediatori linguistici, assistenti sociali, ecc.) sono stati misurati l’autoefficacia percepita, i comportamenti di cittadinanza organizzativa e i pregiudizi latenti e manifesti.

Tenuto conto delle numerose ricerche condotte nell’ambito della psicologia del lavoro riguardo l’importanza del costrutto dell’autoefficacia nell’influenzare varie componenti decisionali e gestionali della sfera lavorativa, in questo studio è stato messo in evidenza il legame positivo che intercorre tra l’autoefficacia e i comportamenti di cittadinanza organizzativa.

Dall’analisi della letteratura, infatti, è emerso come le abilità e le caratteristiche del CCO siano influenzate dal grado di autoefficacia, in quanto la percezione individuale di autoefficacia permette un maggiore uso di strategie comportamentali adattive e appropriate in ciascuna situazione lavorativa

. Dall’analisi dei dati sono emerse relazioni positive tra l’autoefficacia e le componenti della cittadinanza organizzativa valutate (altruismo, coscienziosità e virtù civica). A tale proposito i risultati ottenuti suggeriscono che si può immaginare di investire in percorsi di formazione dei lavoratori coinvolti in attività di front office con i migranti, per migliorare e aumentare la loro auto-efficacia e i comportamenti di cittadinanza organizzativa.

È stato oggetto di studio anche il pregiudizio latente e manifesto, in quanto strettamente legato alle percezioni e valutazioni individuali, all’immagine di sé e al confronto sociale. Per quanto riguarda il pregiudizio latente e manifesto, sono emerse correlazioni negative, in particolar modo tra l’autoefficacia e il pregiudizio latente e tra il pregiudizio latente e manifesto e le sottodimensioni del CCO (con la sola eccezione della dimensione della virtù civica rispetto al pregiudizio latente).

Possedere un pregiudizio correla negativamente con la messa in atto di comportamenti di cittadinanza organizzativa, i quali, inoltre, verrebbero più frequentemente attuati da soggetti con un più alto grado di autoefficacia percepita.